Prestazione Universale: indicazioni sulle rate maturate e non riscosse

Gli eredi del de cuius beneficiario della Prestazione Universale possono presentare domanda telematica per la liquidazione delle rate maturate e non riscosse previa rendicontazione della spesa sostenuta (INPS, messaggio 26 settembre 2025, n. 2821).

L’INPS fornisce le indicazioni operative per la gestione delle rate maturate e non riscosse della quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, della Prestazione Universale, pari a 850 euro, in caso di decesso dell’interessato.

 

In tale ipotesi, le rate della prestazione maturate e non riscosse devono essere liquidate agli eredi del de cuius, previa rendicontazione della spesa sostenuta, secondo le regole generali in materia di Prestazione Universale.

 

La liquidazione avviene a seguito della presentazione di specifica domanda online da parte degli eredi, secondo le modalità operative che verranno fornite in seguito.

 

Ai fini della percezione dei ratei maturati dell’assegno di assistenza, come detto, l’erede deve rendicontare la spesa sostenuta dal deceduto beneficiario della Prestazione Universale:

 

–    nel caso di assunzione di lavoratore domestico, mediante l’allegazione in procedura della copia del contratto di lavoro (qualora non già allegato precedentemente) e delle copie delle buste paga quietanzate intestate al de cuius;

 

–    nel caso di servizi di assistenza, mediante l’allegazione della copia delle fatture regolarmente quietanzate intestate al de cuius.

 

L’importo dei ratei maturati viene liquidato per tutte le mensilità spettanti e non erogate precedentemente a seguito della verifica della corretta rendicontazione della spesa sostenuta.

 

Riguardo al mese del decesso, l’INPS precisa che il rateo della prestazione può, comunque, essere erogato per intero, previa regolare rendicontazione, fino all’ammontare massimo di 850 euro, anche se il decesso interviene nel corso del mese.

 

Nel messaggio in oggetto sono anche riportati alcuni esempi di liquidazione di ratei agli eredi.

 

Esempio 1

 

Il beneficiario ha presentato domanda di Prestazione Universale in data 15 gennaio 2025 ed è deceduto in data 15 maggio 2025, prima dell’avvio dei pagamenti correnti. In base alle disposizioni generali agli eredi spettano tutte le mensilità (da gennaio 2025 a maggio 2025) per gli importi corrispondenti alla documentazione giustificativa allegata fino a un importo massimo di 850 euro mensili. Per i mesi da gennaio 2025 ad aprile 2025 valgono le regole generali di rendicontazione. Per il mese del decesso (maggio 2025), in caso di rapporto di lavoro domestico, se gli eredi allegano la busta paga di importo almeno pari a 850 euro (comprensiva dell’indennità di mancato preavviso, del trattamento di fine rapporto, del rateo di tredicesima e di ogni altro emolumento erogato con l’ultima busta paga), deve essere liquidata l’intera mensilità di maggio 2025, anche se il rapporto di lavoro cessa il giorno del decesso. In caso di busta paga di importo inferiore, il rateo viene liquidato nella misura corrispondente. Analogamente, nel caso di fruizione dei servizi di assistenza previsti, l’allegazione, da parte degli eredi per il mese del decesso (maggio 2025), delle fatture regolarmente quietanzate di importo almeno pari a 850 euro, comporta l’erogazione dell’intera rata mensile di maggio 2025. In alternativa viene liquidato l’importo corrispondente alla spesa rendicontata.

CCNL Enel: riunito l’attivo unitario sulla vertenza in e-distribuzione

Prosegue la trattativa ma resta lo stato di agitazione, prossimo incontro il 21 ottobre 2025

Il 29 settembre 2025 si è riunito l’attivo unitario delle Organizzazioni sindacali Filctem, Flaei e Uiltec e Enel Spa, per discutere l’evoluzione della vertenza in e-distribuzione a seguito dell’incontro tra le Parti dell’11 settembre 2025 e del tentativo di conciliazione instaurato presso il Ministero del Lavoro del 23 settembre 2025.

L’attivo unitario ha espresso il rifiuto delle proposte presentate da Enel in occasione dell’incontro dell’11 settembre scorso, in quanto ritenute inaccettabili a causa delle persistenti criticità del modello organizzativo e-distribuzione, in particolare sul suo dimensionamento e sulla conquista di un orario di lavoro compatibile con la qualità di vita dei dipendenti.

Viene confermata, dunque, la vertenza e si mantengono ferme le motivazioni che hanno portato all’apertura della procedura di conciliazione presso il Ministero del Lavoro.

L’attivo unitario, nonostante quanto suddetto, valuta positivamente l’incontro al Ministero del Lavoro del 23 settembre 2025 poichè ha permesso l’apertura di una fase di confronto con l’azienda.

Inoltre, è stato ribadito il mantenimento dello stato di agitazione del personale con sospensione delle azioni di sciopero fino alla definizione della procedura di raffreddamento. A tal proposito, il prossimo incontro viene fissato per il 21 ottobre 2025.

Le Sigle sindacali sono incaricate di condurre la trattativa ribadendo che le soluzioni negoziate dovranno superare il modello imposto da Enel con il nuovo orario per il Blue Team. Si chiede, inoltre, un forte coordinamento unitario e l’avvio di un nuovo ciclo di assemblee per coinvolgere i lavoratori non appena ci saranno sviluppi nel procedimento di mediazione ministeriale.

Infine, l’attivo unitario riafferma la necessità di ripristinare relazioni sindacali partecipate e condivise ribadendo che non saranno accettate soluzioni imposte unilateralmente dall’azienda come avvenuto per lo smart working o altri temi.

Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ 2025: apertura sportelli

Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ 2025, fissate le date di presentazione delle domande per l’accesso agli incentivi (Ministero delle imprese e del made in italy – Comunicato 30 settembre 2025).

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la pubblicazione dei bandi, rende operative, per l’annualità 2025, le misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ finalizzate alla concessione delle agevolazioni per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale delle micro, piccole e medie imprese.

Nel dettaglio, la misura Brevetti+ mira a favorire lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della competitività, attraverso la concessione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici connessi alla valorizzazione economica dei brevetti in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato. Per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy la misura sarà gestita da Invitalia che svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni.

La misura Disegni+ ha, invece, come obiettivo la valorizzazione dei disegni e dei modelli delle PMI attraverso la concessione di agevolazioni nella forma di contributo in conto capitale. La misura, in questo caso, sarà gestita da Unioncamere per conto del Ministero.

La misura Marchi+, infine, supporta le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero mediante agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale, con le seguenti misure agevolative: Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni; Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni. Anche questa misura sarà gestita da Unioncamere per conto del Ministero.

In particolare, di complessivi 32 milioni di euro, sono messi a disposizione 20 milioni per Brevetti+, 10 milioni per Disegni+ e 2 milioni per Marchi+.

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal:

20 novembre 2025 per Brevetti+

4 dicembre 2025 per Marchi+

18 dicembre 2025 per Disegni+

Sicurezza: i percorsi formativi per i docenti

Quesito dell’Università di Udine sulla possibilità per il personale docente non esposto a rischio medio o alto di effettuare corsi di formazione per rischio basso (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, interpello 18 settembre 2025, n. 1).

L’Università degli studi di Udine ha avanzato un’istanza di interpello in merito alla possibilità di far effettuare al personale docente di ogni ordine e grado e universitario, che svolge mansioni che non lo espongano a un rischio medio o alto, corsi individuati per il rischio basso, fatto salvo che comunque i contenuti e la durata della formazione sono subordinati all’esito della valutazione dei rischi effettuata dal datore di lavoro.

In particolare, l’ateneo che ha indirizzato il suo quesito alla Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, si è riferito ai percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, rivolti al personale docente delle scuole di ogni ordine e grado e al personale docente delle università, fissati dall’articolo 37, comma 2 del D.Lgs. 81/2008 e dagli accordi Stato-Regioni in vigore (Accordi Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 e del 7 luglio 2016).

A tal riguardo, la Commissione ritiene che, in considerazione dei riferimenti citati nella risposta (articolo 37, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 81/2008;  tabella codici ATECO 2007; accordo Stato-Regioni – Rep. atti n. 59/CSR del 17 aprile 2025; allegato A dell’accordo 25 luglio 2012 – Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano; interpello n. 11/2013 ) il personale docente che, sulla base della valutazione dei rischi aziendali effettuata dal datore di lavoro, svolga attività lavorativa che non comporti, anche saltuariamente, un rischio medio o alto, può partecipare a corsi di formazione specifica in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro progettati per la categoria di rischio basso.